LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE
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COMUNICATO STAMPA
 Anno XXX n.20
02 Ottobre
2014

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8.000 SINDACI ORA SANNO
CHE LA DONAZIONE DI ORGANI ALL'ANAGRAFE E' CONTRO-LEGGE

Li abbiamo avvertiti tutti gli 8.000 Sindaci d'Italia: l'iniziativa “Una scelta in comune” per firmare il modulo per la donazione di organi, tessuti e cellule, all'atto del rinnovo della carta d'identità, è truffa di Stato, perché è frutto di accordi contro-legge tra il Centro Nazionale Trapianti (CNT), il Ministero della Salute e l'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), orientati dal decreto contro-legge Milleproroghe del 2010 che proponeva una facoltà e non un obbligo (vedi nostri comunicati del 30/01/14, 10/05/2011, 01/04/2010 e 26/05/2009). C'è poi il trapiantista Marino, sindaco di Roma, che rilancia proponendo il timbro contro-legge direttamente sulla Carta d'identità.

I Sindaci, quali ufficiali del governo, hanno il dovere di rappresentarlo in loco, ma la responsabilità di verificare se gli ordini del governo, che nello specifico li coinvolge nel favorire la macellazione dei propri cittadini, sono in armonia con la legge è tutta loro. Si tratta della L. 91 del 1° Aprile 1999, art.5. Se non verificano e al contrario praticano servilmente le direttive dei potentati istituzionali, diventano simil-mafiosi, e colludono con l'ipocrisia e la truffa conclamata di Stato.

I Sindaci direttamente eletti dai cittadini hanno un loro potere ed autonomia di giudizio, quindi dai loro comportamenti capiremo se sono onesti o degli intriganti al servizio delle lobby affaristiche istituzionali, a maggior ragione trattandosi di una facoltà e non di un obbligo. Se non rispettano la L. 91/99 art.5, le anagrafi presto avranno odore di truffa e di morte.

Infatti la legge non prevede che i Sindaci si facciano carico di favorire la macellazione umana e lo sviluppo del business dei trapianti, detta graziosamente “donazione”. Sono le mafie istituzionali che scaricano sui sindaci questo compito infame, che li pone a rischio di essere accusati di abuso d'ufficio e di usurpazione di funzione pubblica (sostituendosi all'ASL).

I falsari e i gruppi d'interesse particolari, abituati per loro natura ad agire per linee interne contro l'interesse generale della popolazione, hanno ingannato gli stessi Sindaci omettendo di dire loro la verità sia a livello scientifico/sanitario che normativo e camuffando l'abuso come legalità.

I Sindaci corretti devono respingere il coinvolgimento e ricordare al Ministro della Salute che la L. 91/99 art.5 demanda questo compito alle ASL, devono sollecitare l'emanazione del Decreto attuativo, secondo le 10 direttive della legge, per la dichiarazione di volontà positiva o negativa di ciascun cittadino. La legge non può essere cambiata da decreti temporanei ed estemporanei di potenti carrieristi pubblici che dirigono la società verso la rovina, né dai sogni di gloria e di potere di Nanni Costa che già nel 1999 era pagato 240 milioni di lire all'anno (ad oggi duplicati?) per smistare i nostri organi. Viviamo forse in uno Stato “patrimoniale” in cui i ceti che amministrano e governano si considerano proprietari assoluti delle risorse nazionali inclusi i nostri corpi?
Se la L.91/99 non va, sia cambiata dal parlamento. “Una scelta in comune” è un escamotage vile che offende in primis i Sindaci trattati da manutengoli demandati ad 'incastrare' i cittadini
Sbaglia il Sindaco che crede che è meglio essere amichevole verso il potere trapiantistico per far carriera, se i sudditi si accorgono che tradisce la loro fiducia lo attaccano al palo.

Ci appelliamo ai Sindaci, affinché respingano l'iniziativa e ci difendano dagli abusi dei governanti. 8.000 sindaci sono una forza che può imporre al governo quella legalità senza la quale sopravanzano barbarie e crimine.

Consiglio Direttivo
Lega Nazionale Contro
la Predazione di Organi
e la Morte a Cuore Battente
Presidente Nerina Negrello
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